Gli altari spiegati nei dettagli dalle referenti degli staff operativi

Pubblicato giorno 7 luglio 2022 - Archivio, Corpus Domini: la festa degli altari, Insieme si può, Riflessioni

Nell’anno che Papa Francesco ha fortemente voluto dedicare all’AMORE FAMILIARE e alla SINODALITÀ, anche la nostra comunità del Colli di Fontanelle, che finalmente riprende i suoi tradizionali cammini e riti religiosi (sospesi causa Covid negli ultimi anni), ha deciso che i caratteristici Altari, dedicati alla Festa del Corpus Domini, fossero interpretazione di questo sentire che accomuna tutte le Chiese del Mondo

È infatti la FAMIGLIA la scuola di “sinodalità” più attiva e proficua. È attorno alla Mensa domestica imbandita, che rendendo grazie per il dono del Pane e del Vino, facciamo festa, e con gesti semplici e spontanei , esprimiamo la gioia delle piccole cose, che poi sono le più belle e preziose. Attorno a questa mensa domestica, impariamo a “costruire” relazioni, basate sulla fiducia e all’accoglienza dell’altro. In famiglia impariamo a “condividere” successi e difficoltà. Perché è nel sostegno di chi abbiamo accanto che troviamo la forza per superare la Tempesta.

Purtroppo, negli ultimi mesi, la nostra Piccola comunità è stata sferzata da Tempeste inaspettate e devastanti. Ma nonostante il dolore, questi momenti di difficoltà , ci hanno dato anche la Speranza della solidarietà. Le famiglie, sulle quali Tempeste impetuose si sono abbattute, non sono rimaste sole. Anzi hanno avuto il sostegno di tutta la comunità, che ogni giorno dimostra affetto e vicinanza con gesti generosi e concreti.

Ci siamo ritrovati ad essere “Famiglia di Famiglie” , che fanno cordata ,sperimentando e traducendo nel concreto, l’amore di un Cristo che si dona “Corpo e Sangue “, per darci testimonianza della misericordia del Padre e del Suo amore profondo e gratuito che ci sostiene e ci consola soprattutto nel momento della prova. pensando a tutto questo nell’ “Altare di giù” è stato messo al centro del progetto, l immagine di Gesù che resuscita Lazzaro, per mettere l accento non tanto sul miracolo ma sulla consolazione che deriva dalla consapevolezza della sua presenza anche nei momenti bui, è dalle ferite che l amore di Dio trasforma in feritoie che passa la luce, e così come per Marta e Maria, avremo la forza di mettere in circolo e rendere fruttuoso il “bene” che è in ognuno di noi. Ecco quindi che la famiglia diventa anche Via di SANTITÀ, come testimoniano i beati coniugi Beltrami Quattrocchi, riprodotti in sagome e posti ai piedi della altare, testimonianza di preghiera nel ricordo dei nostri cari che tanto si sono spesi negli anni scorsi per la buona riuscita di questa Manifestazione religiosa e che oggi ci guidano dal Cielo, rivivendo nei nostri gesti. Nelle nostre mani che dipingono sagome di legno, disegnano e costruiscono impalcature, incollano segatura colorata e creano composizioni di fiori. È una “cordata” , una Corrispondenza di emozioni e valori che attraverso il perpetuarsi di gesti e tradizioni , diventa racconto del nostro passato e speranza del nostro futuro. Un futuro di sorrisi e gioia come quello dei volti felici dei piccoli della nostra comunità , coinvolti nell’allestimento di quest’altare nel dipingere l altro pannello presente sul quale la frase “Famiglia via di santità, grembo di consolazione” racchiudeva quanto volevamo comunicare con il nostro progetto.

 Teresa Pontecorvo